Assaggi – Mordi il gusto del Lazio

Assaggi – Buona la prima

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Il primo salone enogastronomico Assaggi si è svolto a Viterbo a Settembre 2022. Una 3 giorni all’insegna di eventi, showcooking e degustazioni, organizzata dalla Camera di Commercio Rieti Viterbo con il contributo di Camera di Commercio di Roma, il Mipaaf la Feamp e la Regione Lazio.

Lo spirito di Assaggi è valorizzare i prodotti del territorio promuovendo le eccellenze enogastronomiche del Lazio. Assaggi unisce produttori e addetti ai lavori direttamente con il consumatore attraverso una serie di iniziative e degustazioni con protagoniste le eccellenze enogastronomiche locali.

Il mio lavoro è stato quello di documentare questo evento con le sue molteplici sfaccettature.

Assaggi – Come nascono le fotografie?

La mia prima domanda è stata: come posso rendere fotograficamente l’idea di Assaggi? Ho pensato quindi al taglio da dare alle mie fotografie, in modo che raccontassero quell’esperienza che solo il cibo sa regalare.

Cultura, condivisione e passione. Queste le 3 chiavi da fotografare, rendendole protagoniste dei miei scatti. Un approccio diverso dalla semplice fotografia di un piatto o di un bicchiere. Il mio background fotografico, che viene dalla fotografia di strada e dal reportage, ha ovviamente influito nel modo di catturare questo evento.

L’attrezzatura

Dal punto di vista tecnico, avevo con me una macchina fotografica e 3 lenti:

  • Canon 5d Mk4;
  • Canon 24-70 f2.8 L II;
  • Canon 35mm f1.4 L II;
  • Canon 85mm f1.2 L.

Il 24-70 mm non ha bisogno di presentazioni, è la mia lente preferita, l’ottica tuttofare che salva il fotografo in quasi tutte le circostanze, ovviamente nel caso in cui voglia impostare il proprio lavoro nell’ambito del reportage.

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Il 35 mm è stata la lente che ho utilizzato di più durante le degustazioni al Chiostro di Santa Maria Nuova, dove avevo la necessità di avere inquadrature più ampie, isolando al contempo, i miei soggetti durante le degustazioni. I gesti, i movimenti avevano bisogno di una tridimensionalità e di uno sfocato che solo il 35mm a diaframma totalmente aperto sa restituire.

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Con l’85 mm invece ho lavorato molto durante gli showcooking; essendo relativamente distante (per non impallare la diretta video) avevo la necessità di una lente più lunga ma che fosse anche luminosa, scattando spesso solamente con luce artificiale. Il diaframma molto aperto mi ha aiutato a mantenere un’ottima qualità e parametri di scatto sempre ottimali.

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Tutti gli scatti sono stati realizzati a mano libera; l’unico scatto realizzato su cavalletto è stato quello realizzato dall’alto a Palazzo dei Papi, nel salone dove si trovavano gli stand dei vari produttori.

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Come si lavora durante un evento

Il modo di lavorare cambia in base all’evento che si sta fotografando. Per un progetto personale hai un tempo indefinito per selezionare/editare/chiudere la sequenza, ma in eventi che si svolgono in pochissimi giorni – e che vengono veicolati sui social – si lavora in tempo reale.

Si scatta la fotografia, si invia via wi-fi subito allo smartphone che, grazia a Lightroom, effettua una prima post-produzione per poi esportarla/inviarla all’agenzia di comunicazione. Si tratta di un lavoro costante durante tutta la giornata, dove la fase di selezione dello “scatto buono/efficace” deve essere immediata. Un modus operandi opposto ai tempi lunghi di un reportage, che sia di un matrimonio o di un progetto personale.

Conclusioni e ringraziamenti

Ritengo che fotografare un evento, sia esso una festa popolare o un salone enogastronomico, regala sempre un arricchimento sia professionale che personale, aggiunge cultura e sapere reali, aspetti da non sottovalutare in un mondo popolato da tutorial e video short. Il vivere un evento e condividerlo con gli altri è la base per crescere sotto tutti i punti di vista e soprattutto per trasmetterlo a chi poi verrà a frequentare i miei corsi.

Ringrazio Benedetta di Factory 121 e tutti coloro che hanno contribuito con il proprio impegno e lavoro dietro le quinte, al successo di Assaggi 2022. Al 2023? Chissà 🙂